Promadic Traveller: tutto quello che c’è da sapere sui “nuovi” viaggiatori

Complice la pandemia e l’attenzione al green, la sostenibilità emergerà come la spinta centrale della società nel prossimo decennio. Questo cambiamento è pronto a far nascere un nuovo tipo di viaggiatore: il Promad

Entro la fine del prossimo decennio un nuovo impulso di auto-realizzazione guiderà la new generation di globetrotter. Si chiamerà “viaggiatore promadico” il traveller post-pandemico, così come lo definisce Design Hotels, in uno studio condotto insieme alla società di consulenza mondiale The Future Laboratory. “Un viaggiatore più consapevole dell’impatto che i suoi viaggi potranno avere sull’ambiente, che abbraccia l’innovazione e vuole partecipare attivamente alla lotta contro l’inquinamento, l’overtourism e tutte le altre grandi cause globali”.

Chi è il viaggiatore promadico?

Una mentalità che attraversa profili personali e cluster. Per i Viaggiatori Promadici, il travel non sarà definito da beni fisici e materiali, ma dall’esperienza e dalla dimensione intellettuale. L’obiettivo? Contribuire al benessere collettivo, ma con mezzi diversi da generazione a generazione, o da ospite a ospite. Un esempio? I Promads della Generazione Z, focalizzati sulla sostenibilità, potrebbero alimentare la domanda di “pestaurants”, cene con prodotti secondari ed edifici a basso consumo energetico. 

Social media e smart banking: le nuove regole del viaggio

Il modo in cui i Promads prenoteranno i loro viaggi sarà flessibile, alimentato dal passaparola e facilitato dai social media, dalle esperienze di realtà aumentata e dallo smart banking, soluzione in grado di anticipare il budget di viaggio. Insomma, i viaggiatori promadici non si vedranno come consumatori: viaggeranno aiutando le comunità locali a vivere meglio.

I nuovi “Bruce Chatwin” sono iper-connessi, creativi e informati sulle mete visitate. In generale, si descrivono come auto-motivati e imprenditoriali, e credono nei marchi che riflettono tale mentalità, soprattutto quando si parla di “green”. Per questo motivo, sempre più luxury travel farà rima con sostenibilità, tanto che nessun Promadic traveller potrà mai pensare di scegliere brand incapaci di seguire comportamenti più che virtuosi.